ISAAC Italy 2025 a Roma: CAA e intelligenza artificiale al servizio dell’inclusione
Team Feel My Voice
Aggiornamento - 09:57 del 13/11/25
Indice
Dal 4 al 6 novembre 2025, presso gli spazi di Fiera Roma, si è svolta la Conferenza Nazionale ISAAC Italy 2025, intitolata “La CAA al tempo dell’Intelligenza Artificiale: etica, strategie e prospettive nel progetto di vita per la persona con bisogni comunicativi complessi”.
Tre giorni di immersione con professionisti, associazioni e famiglie che si sono incontrate per esplorare il futuro della Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) e le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie digitali.
Per le realtà presenti è stata l’occasione per raccontare come l’inclusione non sia un concetto astratto, ma una pratica quotidiana che si traduce in strumenti e servizi concreti, capaci di migliorare la vita delle persone. La persona prima di tutto: questo è il fil rouge di ogni progetto.
La partecipazione di Feel My Voice (del gruppo Sapio Life) all’evento è stata fondamentale: un’occasione per condividere la propria esperienza sull’inclusione, ma anche per ascoltare e connettersi con pazienti, famiglie e professionisti. Un momento prezioso di confronto che ha permesso di comprendere meglio i loro bisogni e trasformarli in spunti concreti per migliorare i servizi e sviluppare soluzioni realmente utili a migliorare la qualità della vita delle persone.
L’aperitivo in CAA
Tra i momenti più coinvolgenti della conferenza c’è stato l’aperitivo in CAA, un’iniziativa nata dalla collaborazione tra Eubios, Sapio Life e l’associazione Latinautismo – un’associazione della provincia di Latina che supporta famiglie di persone autistiche, promuovendo diritti, inclusione, assistenza scolastica e sanitaria, formazione per caregiver ed educatori, e iniziative ludico-ricreative e terapeutiche.

Si è trattato, quindi, non di un semplice momento di convivialità, ma di un laboratorio di inclusione concreta.
I ragazzi del laboratorio hanno servito prodotti del loro forno, tutti etichettati con simboli CAA, e hanno gestito le richieste dei clienti grazie al DPad, mostrando come la tecnologia possa aprire strade nuove alla partecipazione attiva.
All’interno dell’aperitivo, ogni gesto raccontava una storia di autonomia, di inclusione e di relazioni che si costruiscono grazie agli strumenti giusti.
La conferenza, poi, non è stata solo dimostrazione pratica, ma anche dialogo: sono intervenuti rappresentanti della Regione Lazio, di Roma Capitale, e un videomessaggio della Ministra per le Disabilità On. Alessandra Locatelli.
Associazioni di famiglie, caregiver e professionisti hanno animato il dibattito, creando uno spazio in cui le esigenze reali delle persone si confrontano con le politiche e le tecnologie disponibili.
Il programma
La prima giornata ha affrontato il tema “Intelligenza Artificiale e progetto di vita”, con riflessioni sui diversi ambiti di applicazione, quali educazione e scuola (personalizzare senza creare omologazione), società e famiglie (favorire autonomie reali, evitando nuove dipendenze), servizi e istituzioni (responsabilità, governance e diritti digitali) e clinica e salute digitale (bilanciare supporto decisionale e attenzione alla dimensione umana).

La seconda giornata, invece, ha mostrato la sinergia tra IA e CAA: laboratori e atelier hanno permesso a professionisti, ricercatori e tecnologi di definire strategie condivise per rendere la comunicazione aumentativa accessibile e funzionale a ogni persona.
La chiusura della conferenza ha visto l’Assemblea dei soci ISAAC Italy e la presentazione di documenti scientifici focalizzati sui bisogni comunicativi, scuola e innovazione.
L’aperitivo in CAA non è stato un semplice gesto di cortesia, ma una scelta voluta e proposta da Feel My Voice by Sapio Life: un momento conviviale pensato per mostrare, in maniera concreta, come gli strumenti della CAA possano creare spazi reali di inclusione nella vita quotidiana e lavorativa – oltre ad essere stata un’esperienza dimostrativa, progettata insieme alle associazioni e alle istituzioni per rendere visibile ciò che è possibile e che dovrebbe diventare prassi.
Il convegno, invece, ha rappresentato il cuore del programma ISAAC: un momento dedicato al confronto, alla formazione e alla condivisione di informazioni fondamentali. Due dimensioni diverse ma complementari, unite da un messaggio comune: l’inclusione non è solo un obiettivo a cui tendere, ma un diritto e un valore sociale da coltivare ogni giorno.
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Aggiornamento - 09:57 del 13/11/25